Eco Umberto

Abstract

Umberto Eco si laureò con L. Pareyson sull’estetica di Tommaso d’Aquino. Egli mise poi in discussione le strutture metafisiche e astoriche del pensiero scolastico, senza però abbandonare l’interesse per l’influenza dei codici culturali medioevali in quelli successivi. Eco divenne un esperto di fama mondiale proprio nello studio dei codici culturali più diversi, studio che si rifletté anche in testi letterari di notevole risonanza, quali Il nome della rosa. Ha criticato ogni forma di millenarismo e dogmatismo, sia religioso sia ideologico, privilegiando un approccio pluralista e pragmatico. Personalmente, Eco si riconobbe in una “religiosità laica” fondata “sul senso del limite” e di “ciò che ci supera”, senza necessariamente configurare, però, “una divinità personale e previdente”.

Parole chiave: Umberto Eco, religiosità laica, semiotica, limiti, estetica

 

Umberto Eco graduated with L. Pareyson on the aesthetics of Thomas Aquinas. He questioned the metaphysical and ahistorical structures of scholastic thought, while still maintaining an interest in the influence of medieval cultural codes on subsequent ones. Eco became a world-renowned expert precisely in the study of the most diverse cultural codes, a study that was also reflected in significant literary works, such as The Name of the Rose. He criticized all forms of millenarianism and dogmatism, whether religious or ideological, advocating a pluralistic and pragmatic approach. Personally, Eco identified with a “secular religiosity” based on “the sense of limits” and “what transcends us,” without necessarily configuring, however, “a personal and providential deity.”

Keywords: Umberto Eco, Secular religiosity, Semiotics, Limits, Aesthetics

https://doi.org/10.14276/2532-1676/5261
PDF
Creative Commons License

TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.

Copyright (c) 2025 Omar Brino