Lazzarini Renato

Abstract

Renato Lazzarini partecipò da giovane alle discussioni sul modernismo, venendo anche in contatto con E. Buonaiuti e con il gruppo di studiosi attorno a lui. Già i primi volumi teoretici, come il Saggio di una filosofia della salvezza del 1926 e Il male nel pensiero moderno: le due vie della liberazione del 1936, mostrano la centralità in Lazzarini del tema del male e della liberazione da esso, in una impostazione dominata, dunque, dalle questioni soteriologiche ed escatologiche. La sua teoria dell’intenzionalità, sviluppata nel confronto con la fenomenologia e con il personalismo cristiano, sottolinea il carattere relazionale dell’esperienza umana, in un senso sia conoscitivo, sia etico, sia conclusivamente religioso.

Parole chiave: Renato Lazzarini, problema del male, soteriologia, escatologia, intenzionalità

 

Renato Lazzarini participated as a young man in discussions on modernism, encountering E. Buonaiuti and the group of scholars around him. Even the early theoretical volumes, such as the Essay on a Philosophy of Salvation (1926) and The Evil in Modern Thought: The Two Ways of Liberation (1936), show the centrality of the theme of evil and liberation from it in Lazzarini’s work, in an approach dominated, therefore, by soteriological and eschatological issue. His theory of intentionality, developed in dialogue with phenomenology and Christian personalism, emphasizes the relational core of human experience, in a cognitive, ethical, and ultimately religious sense.

Keywords: Renato Lazzarini, question of evil, soteriology, eschatology, intentionality

https://doi.org/10.14276/2532-1676/5285
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