La necessaria lettura antropocentrica della rivoluzione 4.0

Abstract

Il contributo analizza il percorso che ha condotto alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, ponendo l’attenzione sui vantaggi e sulle criticità connessi all’innovazione tecnologica, alla luce dei recenti arresti giurisprudenziali e delle concrete forme di utilizzo del digitale durante la pandemia da Covid-19. L’avvento della rivoluzione 4.0 ha travolto il settore pubblico e tutti gli attori che in esso intervengono, determinando, inevitabilmente, una incisiva trasformazione degli strumenti e delle modalità di intervento generalmente adoperati. Invero, il procedimento amministrativo informatico si accinge a divenire la modalità ordinaria di emanazione dei provvedimenti amministrativi poiché funzionale all’attuazione dei criteri di efficienza ed economicità; gli strumenti informatici rappresentano, oramai, il mezzo primario per l’attuazione dell’azione amministrativa. Inoltre, il ricorso al digitale ha scongiurato la paralisi generalizzata del Paese durante la fase più acuta della pandemia, consentendo alle Pubbliche amministrazioni di proseguire nella loro attività volta al soddisfacimento dell’interesse pubblico. È del tutto evidente che la rivoluzione in itinere offra un ventaglio di opportunità di potenziamento del settore pubblico. Tuttavia, se non guidata da una visione antropocentrica, essa rischia di scalfire il valore che permea l’intero ordinamento giuridico: la persona

https://doi.org/10.14276/2610-9050.2941
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