Abstract
L’articolo ha ad oggetto il tema del diritto alla salute e dei conseguenti oneri organizzativi che gravano sulla amministrazione sanitaria. In particolare, l’attenzione è rivolta a quelle prestazioni che riguardano le c.d. questioni eticamente sensibili, dall’interruzione volontaria di gravidanza alla richiesta di sospensione del trattamento sanitario, rispetto alle quali, a fronte della richiesta del paziente, l’operatore sanitario potrebbe sollevare obiezione di coscienza.
Al riguardo, dall’analisi della giurisprudenza costituzionale e amministrativa, emerge la possibilità di considerare una diversa struttura del diritto alla salute, come diritto di libertà la cui realizzazione implica l’erogazione di una prestazione da parte del soggetto pubblico.
This article talks about the right to health and the consequent obligations that rest on sanitary administration. In particular, it focuses on all that issues that are considerate as morally sensitive, like abortion or asking for stopping sanitary treatment, and when a patient ask for this treatment, the doctor may act as conscientious objector.
On this point, there’s the possibility, as the case administrative and constitutional law established, that exist another different structure of the right to health, considered now as right of freedom that it’s realized by the public subject’s obligation.
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