Abstract
Paolo De Benedetti ha elaborato un pensiero teologico originale, radicato nella tradizione rabbinica e aperto al dialogo interreligioso. La sua ermeneutica intertestuale, ispirata al metodo midrashico, enfatizza la continua reinterpretazione del testo sacro, per quanto, per non cadere in un ingenuo soggettivismo, ogni nuova interpretazione – ogni apporto personale – debba rimanere agganciata al canone scritturale e alla comunità interpretante. La sua riflessione si concentra su quattro aspetti: il carattere polisemico della Scrittura, la necessità di un linguaggio teologico aperto e non dogmatico, la de-antropocentrizzazione della teologia a favore di un’attenzione alla creazione nel suo insieme e un ripensamento della teodicea, culminante nella necessità escatologica di una redenzione futura per Dio stesso.
Parole chiave: Paolo De Benedetti, ermeneutica intertestuale, midrash, teologia storica, dialogo interreligioso
Paolo De Benedetti developed an original theological thought, rooted in rabbinic tradition and open to interreligious dialogue. His intertextual hermeneutics, inspired by the midrashic method, emphasizes the continuous reinterpretation of the sacred text. However, in order to avoid falling into naive subjectivism, every new interpretation – every personal contribution – must remain anchored to the scriptural canon and the interpreting community. His reflection focuses on four key aspects: the polysemic nature of Scripture, the necessity of an open and non-dogmatic theological language, the de-anthropocentrization of theology in favor of attention to creation as a whole, and a rethinking of theodicy, culminating in the eschatological necessity of a future redemption, even for God himself.
Keywords: Paolo De Benedetti, intertextual hermeneutics, midrash, historical theology, interreligious dialogue

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