Abstract
Chimico e scrittore, Primo Levi nasce a Torino nel 1919 da una famiglia ebraica laica di estrazione borghese. Frequenta il Liceo D’Azeglio e poi, dal 1937, il corso di chimica della locale Facoltà di Scienze. Nel ’38 il governo fascista emana le ‘leggi razziali’, che escludono gli ebrei da ogni scuola di ordine e grado, ma essendo già iscritto all’università gli permettono di proseguire gli studi. Tali leggi, dirà Levi in seguito, “costituirono la dimostrazione della stupidità del fascismo”. . . .