Il diritto di conoscere le proprie origini delle persone nate in esecuzione di contratti conclusi attraverso cliniche di fertilità
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Parole chiave

Filiazione
Procreazione medicalmente assistita
Diritto di conoscere le proprie origini
Interesse superiore del minore
Surrogazione di maternità

Come citare

Pretelli, I. (2025). Il diritto di conoscere le proprie origini delle persone nate in esecuzione di contratti conclusi attraverso cliniche di fertilità. Studi Urbinati, A - Scienze Giuridiche, Politiche Ed Economiche, 75, 321–335. https://doi.org/10.14276/1825-1676.4791
Received 2024-11-18
Accepted 2025-01-26
Published 2025-03-24

Abstract

Tra le complesse questioni giuridiche della procreazione medicalmente assistita, il diritto di conoscere le proprie origini, sancito dalla Convenzione di New York del 1989 (CRC), assume particolare rilevanza. Oltre a essere fondamentale per l'infanzia, incide sul rapporto tra ascendenti e discendenti. Storicamente, gli ordinamenti hanno attribuito ai primi una vera e propria potestà sui secondi. Sulla scorta della CRC, occorre garantire alle persone nate con gameti di terzi il diritto di chiedere e ottenere, salvo motivi ostativi, informazioni sulle proprie origini. Prevenire il rischio che non abbiano riferimenti sulle origini è cruciale nella regolamentazione del mercato di gameti, considerato il conflitto di interesse in cui versano le cliniche di fertilità quando propongono i loro servizi a persone in situazione di “vulnerabilità procreativa”. L'accesso alle origini protegge i diritti individuali, riduce i rischi di sfruttamento, in particolare per le donne che si sottopongono al prelievo di ovociti o a gravidanze, e previene traffici di esseri umani, già tragicamente sperimentati in varie parti del pianeta in relazione alle adozioni illegali.

https://doi.org/10.14276/1825-1676.4791
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