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Linee guida per gli autori

NORME REDAZIONALI

1. TESTO
Gli articoli devono pervenire alla Redazione in formato word, digitati con il font Times New Roman corpo 12, con interlinea singola. Il corsivo va usato per i termini in lingua straniera, comprese le lingue antiche. Tuttavia, i termini in lingua straniera se usati nel linguaggio corrente, vanno in tondo [es. film, leader].

Per il greco antico è necessario utilizzare un font UNICODE.

Le lineette che racchiudono un inciso vanno preceduti e seguiti da uno spazio [prima – dopo]; sono invece senza spazio i trattini di unione [nord-est].


Nel corpo del testo l’esponente di nota precede il segno di interpunzione.


d eufonica:
- si usa solo tra due vocali identiche: ed ecco; ad Ancona
- o tra 4 vocali di seguito: acciaio ed avorio
- esistono soltanto due eccezioni: ad esempio e ad ogni modo.

2. PARAGRAFI E SOMMARIO
I titoli dei paragrafi sono preceduti da un numero arabo progressivo. Sono digitati in corpo 12 e terminano senza il punto.

3. CITAZIONI
Le citazioni vanno posizionate tra virgolette a sergente come: «queste». Se al loro interno compaiono altre citazioni vanno posizionate tra virgolette tipografiche aperte (non dritte) «come “queste”» e così via, come in «questo “‘ultimo’ esempio” qui riportato».
Le virgolette tipografiche aperte, inoltre, si usano per evidenziare categorie o concetti estrapolati dal contesto, parole usate in senso traslato o “per così dire”. Dove però compaia la nota di rimando che implica l’esplicita citazione si usano comunque le virgolette a sergente.
Si usano il maiuscolo iniziale, i due punti e i sergenti se si riporta una frase di senso compiuto. Esempio: disse il Presidente della Repubblica: «Tutti i cittadini devono rispettare la legge».
Quando il discorso è spezzato non si usano i sergenti tra le lineette. Esempio: «Tutti i cittadini – disse il Presidente della Repubblica – devono rispettare la legge».
Le citazioni lunghe più di due righe vanno inserite in corpo 10 e con i margini sinistro e destro rientrati di 0.5, separate dal testo di uno spazio e senza virgolette di apertura e chiusura.
Eventuali omissis nella citazione si indicano con parentesi quadre: […], e mai con parentesi tonde (…) o con puntini di sospensione: …
Eventuali aggiunte esplicative dell’autore, del redattore o del traduttore vanno tra parentesi quadre e in corsivo.

4. NOTE A PIÈ DI PAGINA
Le note vanno digitate con lo stesso font del testo ma in corpo 10 e interlinea singola.
Nella citazione delle opere l’autore va in MAIUSCOLETTO e va usato uno spazio fra l’iniziale del nome e il cognome: R. De Felice e non R. De Felice; nessuno spazio fra due iniziali di nome doppio: J.M. Keynes e non J. M. Keynes. Il titolo dell’opera va tutto in corsivo.
Di norma la casa editrice non va indicata, ma è consentito farlo se è usuale nella disciplina. Va invece sempre indicata la città di pubblicazione e l’anno (non va mai inserita la virgola fra la città e l’anno di edizione).
Il numero della pagina o delle pagine citate va indicato dopo la virgola (senza il segno p. o pp.). Le centinaia e le decine nelle citazioni delle pagine vanno indicate per intero. Esempio: 25-27 (no 25-7), 350-351 (no: 350-51).

Esempi:
E. GENTILE, Le origini dell’ideologia fascista (1918-1925), Roma-Bari 1975, 10-15
oppure
E. GENTILE, Le origini dell’ideologia fascista (1918-1925), Laterza, Roma-Bari 1975, 10-15

Nei casi in cui l’opera citata abbia avuto più edizioni bisogna specificare a quale di queste si fa riferimento indicando in apice, accanto al titolo dell’opera, il numero dell’edizione.
Esempio;
M. MARRONE, Istituzioni di diritto romano³, …

I nomi delle riviste (o i loro acronimi) devono comparire in tondo indicando volume, fascicolo, anno tra parentesi tonde e senza spazio né virgola tra numero di fascicolo e parentesi, e numero delle pagine di inizio e di fine.
Esempi:
E. PACE, Per una sociologia dell'Islam, in Humanitas 6 (2001) 846-857
A. GRILLMEIER, Marco Eremita e l'origenismo, in Cristianesimo nella storia 1.1 (1980) 9-57.

Per la citazione del capitolo si usa cap. e capp.; del volume: vol. e voll.; del numero: n. e nn.

Le sigle sono in maiuscolo.
Esempio:
PCI o PSI, URSS O URSS
tranne quelle che, se sciolte, sarebbero basse
Esempio:
pil = prodotto interno lordo; pm = pubblico ministero.

Se si cita un libro in lingua straniera, con titolo, casa editrice e città stranieri, il nome della città non viene mai tradotto. Un’eventuale traduzione dell’opera in italiano viene citata dopo il punto e virgola:
N. COGNOME, Titolo straniero, casa editrice, città anno; trad. it. N. Cognome, Titolo in italiano, casa editrice, città anno.
Esempio:
K.R. POPPER, Objective Knowledge. An Evolutionary Approach, Oxford 1972; trad. it. A. Rossi, Conoscenza oggettiva. Un punto di vista evoluzionistico, Roma 1975.

Se l’opera ha più autori: N. COGNOME, N. COGNOME, Titolo, città anno, numeri di pagine citate.
Esempio:
P. ARLACCHI, N. DALLA CHIESA, La palude e la città. Si può sconfiggere la mafia, Milano 1997, 10-25.

Le curatele possono presentarsi in quattro distinte modalità:
a. Nel caso in cui compaia solo il curatore:
A. COSTABILE (a cura di), La relazione educativa: prospettive interdisciplinari, Soveria Mannelli 2008.

b. Nel caso in cui autore e curatore siano diversi: E.H. CARR, Utopia e realtà, a cura di Alessandro Campi, Soveria Mannelli 2009.

c. Analogo è il sistema di citazione se l’autore e il curatore coincidono:
N. COGNOME, Titolo del saggio, in ID. [o ID. (a cura di)], Titolo del volume, città anno, pagine di inizio e fine.
Esempio:
S. ZAMAGNI, Criminalità organizzata e dilemmi della mutua sfiducia: sulla persistenza dell’equilibrio mafioso, in ID. (a cura di), Mercati illegali e mafie. L’economia del crimine organizzato, Bologna 1993, 27-39.

d. Nel caso di un saggio in un volume collettaneo o di un contributo in una pubblicazione che raccoglie gli atti di un convegno o simile:
N. COGNOME, Titolo del saggio, in N. COGNOME (a cura di), Titolo del volume, città anno, numero di pagine citate.
Esempio:
E. GENTILE, Il fascismo e la via italiana al totalitarismo, in V. BALOCCHI, B. CORBELLINO, G. ANDREOTTI (a cura di), Sudditi e cittadini, Manduria 1997, 100-120.

Se si cita lo stesso autore e la stessa opera, ma una pagina diversa: Ivi, p. 12. Se si cita esattamente la stessa pagina [o non sono citate le pagine] Ibidem [che non va mai abbreviato].
Se si richiama un libro già citato in un’altra nota non contigua, si ripete il solo cognome dell’autore seguito dall’abbreviazione del titolo dell’opera seguito (senza virgola) da cit.
Esempio:
S. ZAMAGNI, Criminalità organizzata cit., 30 ss.

Abbreviazioni.
Per confronta usare cfr.
Per traduzione: tr. (e non trad.)
Per vedi: v. (e non vd.)
Per seguente: s. e ss. (e non seg., segg., sg. o sgg.)

L’uso delle parentesi
All’interno di una parentesi tonda ( ) usare solo le parentesi quadre [ ].
Esempio:
(Cfr. Humanitas 1 [2004], il saggio...).

5. ABSTRACT E PAROLE CHIAVE
Gli articoli devono pervenire con abstract in italiano e in inglese e con l’indicazione da 3 a 5 keywords separate da virgole, in italiano e in inglese.

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