Amministrazione per fini pubblici, organizzazione e procedure. Un percorso

Abstract

È certamente vero che la libertà e la tutela delle situazioni giuridiche fondamentali della persona nei confronti del potere pubblico è garantita dall’esistenza di una procedura amministrativa che sia dotata di adeguati strumenti giuridici idonei a garantire il contraddittorio fra essa e la pubblica amministrazione. Per questo motivo, ed a ragione, da molti anni la scienza del diritto amministrativo è stata impegnata a ricostruire il procedimento alla luce delle garanzie del processo; e con ciò recuperando il considerevole ritardo che si aveva rispetto ad esperienze straniere. Sul punto è sufficiente fare riferimento, non solo all’esperienza austriaca, ma soprattutto a quella inglese dove la lunga costruzione giurisprudenziale del procedimento amministrativo sul modello del processo iniziò alla fine del XVIII secolo. Nel condurre questa operazione, culturale prima che scientifica, spesso non si è tenuto dell’impatto che l’organizzazione amministrativa ha sulla procedura; in definitiva quando la persona aziona una pretesa nei confronti della p.a. entra in contatto con l’organizzazione amministrativa e l’essere parte (interessata) di una pubblica procedura alla fine significa essere esposti ai condizionamenti che l’organizzazione è in grado di esercitare sul procedimento. In tale senso, ritenere che l’attività amministrativa e l’organizzazione siano entità separate può essere di nocumento all’effettività della tutela delle pretese della persona. Di ciò si rese conto il legislatore costituzionale, tanto che dispose con l’art. 97, co. 2, cost. che l’amministrazione dovesse essere organizzata in maniera adeguata tanto da garantire il buon andamento e l’imparzialità della stessa. Su questa linea non solo è rilevante il perenne ed equivoco rapporto fra politica ed amministrazione (alla cui questione il legislatore ha, per certi versi, tentato di dare una soluzione, a partire dalla distinzione fra indirizzo politico ed attività amministrativa), ma lo è ancora di più la conformazione dell’organizzazione secondo modelli aperti o chiusi. Su questo versante, in parallelo alla cura delle garanzie procedurali, si gioca nel prossimo futuro la quantità e la qualità che delle tutele che l’ordinamento può offrire alla persona

https://doi.org/10.14276/2610-9050.2921
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