L’oggettivizzazione del processo amministrativo, tra tendenze legislative e interpretazioni giurisprudenziali.

Abstract

Il lavoro esamina in modo critico alcune disposizioni normative ed alcuni orientamenti giurisprudenziali da cui emerge una certa tendenza all’oggettivizzazione del processo amministrativo.

Quest’ultimo, in una serie di ipotesi non trascurabili per numero e rilevanza, appare finalizzato a tutelare non soltanto gli interessi individuali (è fuori discussione che la giurisdizione amministrativa sia «di diritto soggettivo», cioè deputata alla tutela di situazioni soggettive protette, vale a dire diritti e interessi legittimi), ma anche l’interesse generale della collettività alla stabilizzazione degli effetti delle decisioni pubbliche.

La tematica è resa ancora più attuale dal d.l. n. 76/2020 (cd. «decreto semplificazioni») che nel settore dei contratti pubblici ha introdotto misure protettive dell’amministrazione e degli interessi sottesi al contratto (il riferimento è, in particolare, all’estensione del perimetro di applicazione dell’art. 125 c.p.a.), inevitabilmente limitative dell’effettività della tutela giurisdizionale.

Il contributo induce a riflettere sulla persistente, consistente ed ineliminabile presenza dell’interesse pubblico nell’ambito del processo amministrativo e sulla tenace propensione del giudice amministrativo a esercitare ampi margini di valutazione in nome di tale interesse.

https://doi.org/10.14276/2610-9050.2344
PDF

L'opera è pubblicata sotto  Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC-BY)