Profili organizzativi dell’autotutela

Abstract

Un’analisi del potere di autotutela nel prisma dell’organizzazione amministrativa rivela che gli studi sulla sua natura, svolti prevalentemente avendo ad oggetto i profili funzionali, potrebbero essere meglio condotti tenendo conto della variabile delle scelte organizzative compiute dal legislatore sulla scia dei precedenti giurisprudenziali. Invero, affermare che il potere di autotutela ha funzione di riesercizio del potere di amministrazione attiva implica che esso possa essere esercitato solo dall’organo che era stato competente all’emanazione del provvedimento primigenio, poiché unico gestore di quell’interesse pubblico specifico precedentemente amministrato e soggetto a ri-amministrazione in via di autotutela. Viceversa, l’elaborazione del potere di secondo grado quale modalità alternativa di risoluzione dei conflitti tra interessi o, più precisamente, come rinnovata esplicazione dei poteri di controllo di legittimità ex post interni alla p.A., reca la conseguenza che l’organo deputato a gestire e risolvere il conflitto sia connotato da alterità rispetto a quello che aveva emanato il provvedimento di primo grado. L’approccio, tuttavia, rischia in tal modo d’esser privo di una soluzione univoca: la quale, invece, potrebbe giungere dalla visione contraria per la quale è la scelta organizzativa a prefigurare la natura del potere. Che, nel nostro caso, richiedendo che il provvedimento sia annullato o revocato dallo stesso organo che ha emanato il provvedimento, è disvelatrice di una precisa scelta funzionale del legislatore: guardare all’autotutela come riesercizio del potere di primo grado e ri-amministrazione dell’interesse pubblico primigenio.

An analysis of the power to withdraw an administrative act in the prism of administrative organization reveals that the studies on its nature, carried out mainly having as its object the functional profiles, could be better conducted taking into account the variable of the organizational choices made by the lawyer in the wake of the previous ones jurisprudential. Indeed, affirming that the withdrawal has the function of re-exercising the 242 power of active administration implies that it can be exercised only by the body that had been competent to issue the original provision, since it was the only manager of that specific public interest previously administered and subject to re-administration in the process of withdrawal. On the other hand, the processing of second-degree power as an ADR or, more precisely, as a renewed explanation of the powers of legitimacy ex post, internal to the pA, has the consequence that the body delegated to manage and resolving the conflict is characterized by otherness compared to the one that had issued the first degree provision. The approach, however, risks thereby lacking a single solution: which, however, could come from the opposite view, for which it is the organizational choice to prefigure the nature of power. That, in our case, requesting that the provision be annulled or revoked by the same body that issued the provision, it is the disclosure of a precise functional choice of the legislator: looking at withdrawal as a re-exercise of first-degree power and re-administration of the primeval public interest.

PAROLE CHIAVE: autotutela, organizzazione, competenza, interesse pubblico.
KEYWORDS: withdrawal, organization, competence, public interest.

https://doi.org/10.14276/2610-9050.2031
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