Abstract
“Crisi della legge” e “fuga del regolamento” sono sintagmi che ormai da decenni ricorrono nella letteratura dei cultori di diritto costituzionale. Da qualche tempo se ne occupa anche la dottrina specialistica del diritto amministrativo, soprattutto in ragione della attribuzione alla Autorità Nazionale di Anticorruzione di poteri sostanzialmente normativi, la cui attribuzione è da alcuni considerata di dubbia liceità. In particolare, il problema delle linee guida vincolanti che ANAC ha il potere di adottare pone il dubbio se nella specie si tratti di regolamenti o atti amministrativi generali, categoria, quest'ultima, di incerta qualificazione. A questo problema è strettamente collegato il dibattito se ANAC sia o meno un'Autorità indipendente nel significato tecnico-giuridico dell'espressione. Lo scritto propende per escludere che le linee guida abbiano natura regolamentare e che ANAC sia un'autorità indipendente, ponendosi con atteggiamento critico nei confronti delle scelte legislative che hanno sovraccaricato ANAC di competenze regolatorie e di amministrazione attiva, fonte di confusione e di criticità nel circuito dialettico con il potere legislativo ed esecutivo.L'opera è pubblicata sotto Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC-BY)