Il merito, il bisogno e il bisogno di non confondere merito e bisogno

Abstract

Questo breve articolo esamina alcuni profili-chiave del recente libro Il complotto contro il merito del filosofo del linguaggio Marco Santambrogio.

A parte il titolo un po’ enfatico, il libro non convince per tre principali ragioni.

In primo luogo, come molta letteratura in tema di merito e di meritocrazia, il libro non distingue abbastanza chiaramente i due concetti, generando il dubbio che l’autore li consideri sostanzialmente sinonimi. Invece si può riconoscere l’importanza del merito e, al tempo stesso, essere decisamente contrari a una società meritocratica.

In secondo luogo, il libro sottovaluta la difficoltà o l’impossibilità di misurare molte specie di virtù. In effetti non per tutto si possono stilare graduatorie. Spesso inoltre la virtù dovrebbe essere il premio di se stessa.

Infine, il libro dà troppo rilievo ai meriti e poco alla fortuna e ai bisogni. E, al tempo stesso, confonde il linguaggio dei meriti e quello dei bisogni. Sostenere che i bisognosi meritano di essere aiutati significa ragionare in termini retributivi anche in situazioni in cui la distribuzione dovrebbe prescindere da previe azioni virtuose.

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