Di destra e di ‘sinistra’

Abstract

Il recente libro La meritocrazia di Salvatore Cingari è il tentativo finora più ampio, non solo in Italia, di ricostruire il dibattito fra sostenitori e critici – intellettuali e politici - della meritocrazia. I Paesi studiati più da vicino sono Gran Bretagna, Stati Uniti, Italia e Francia.

Il libro racconta che la parola «meritocrazia» è stata coniata in Inghilterra nella seconda metà degli anni Cinquanta con un significato che è esattamente l’opposto di quello del senso comune: spregiativo, distopico, satirico, antiegualitario, sessista. Quindi il libro narra che il significato originario della parola è stato completamente ribaltato, prima di tutto negli Stati uniti degli anni Sessanta e Settanta, ed è divenuto sinonimo, allo stesso tempo, di efficienza, eguaglianza, giustizia.

Questo significato rovesciato del senso comune è paradossale perché molto spesso coloro che invocano più meritocrazia non si rendono conto di invocare non più legalità o onestà, ma più diseguaglianza, magari a proprie spese.

https://doi.org/10.14276/2610-9050.3335
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