Abstract
La pandemia rivela e pone in risalto carenze dell’amministrazione, che si direbbero riconducibili a problemi di carattere strutturale, dati in particolare da un’insufficiente disciplina giuridica dell’attività politica, in mancanza della quale le regole anche stringenti dettate per gli apparati gestionali non producono gli auspicati effetti. Dalla Costituzione non sembrano derivare limiti ad una disciplina giuridica sistematica e più incisiva della politica, che consenta di stabilizzare, focalizzare ed efficientare l’amministrazione. Al contrario, la Carta pare addirittura richiederla, sebbene con un impianto storicamente datato, concepito con riferimento ad un assetto della società oggi fortemente evolutosi. Spunti di disciplina positiva nel senso indicato appaiono peraltro rinvenibili in alcune leggi già esistenti, che potrebbero costituire la base per un disegno più ampio ed organico. Anche alcuni recenti tendenze della giurisprudenza possono essere addotte a sostegno.Publications of essays and article in the Journal will be under term and conditions here below:
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