Abstract
Crisi delle Regioni, crisi della cultura regionalista, proposte di riforma in senso contrario al disegno costituzionale. Questo il nodo dal quale lo studio prende le mosse. In questa prospettiva – e in modo sintetico – quel che occorre non è affrontare questioni di dettaglio, ma porsi la domanda sulle ragioni profonde della crisi e valutare possibili risposte.
La crisi delle Regioni presenta caratteristiche proprie. Tuttavia, più profondamente, risente della crisi del ruolo delle autorità pubbliche nell’ordinamento neoliberale e nello spostamento concreto del potere al di fuori delle istituzioni.
Assunta questa prospettiva, la possibilità per le Regioni di ritrovare la propria legittimazione risiede nella ripresa dei propri elementi fondanti: autonomia, pluralismo, solidarietà e sussidiarietà. Posti questi quattro pilastri, appare chiaro che le Regioni hanno bisogno di attivare strumenti con i quali creare spazi di soggettività sociale autonoma – e necessariamente contestativa, perché la democrazia si alimenta dal conflitto – e rendersi funzionali al godimento di diritti fondamentali – perché contengono sempre una dimensione collettiva e chi li agisce determina sempre un risultato di interesse generale – nonché di esaltare la funzione amministrativa degli enti locali, applicando massicciamente sussidiarietà, pluralismo e solidarietà, per riconquistare le ragioni dell’autonomia.

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