The end of the beginning or the beginning of the end?

Abstract

Il concetto di regolazione è multiforme, viene in rilievo in discipline tra loro diverse, si accompagna a regimi giuridici tra loro disomogenei. Non è agevole, quindi, identificarne un contenuto costante, base per una riflessione dogmatica. Soggetti, decisioni, interessi sottesi alla regolazione sono disomogenei. È, forse, possibile individuarne il tratto caratterizzante nel ridotto rispetto del principio di legalità (che può – forse – essere giustificabile per le autorità indipendenti, ma che certo pone seri problemi quando a disporre di poteri di regolazione siano enti pubblici tradizionali o agenzie – tema, questo, al quale presta maggiore attenzione la letteratura nordamericana).

La possibile spiegazione può essere, quindi, individuata sul versante storico dell’affermazione delle autorità e poteri di regolazione, in relazione alle esigenze che si sono poste alla fine del xx secolo quanto ai poteri pubblici in relazione al processo economico.

Quel che, tuttavia, appare evidente negli ultimi anni è che i poteri pubblici abbiano esteso in modo significativo il loro àmbito di intervento nell’economia, soprattutto con misure emergenziali, derogatorie, ad hoc.

Questo espandersi di poteri di governo (non di rado condizionati dal potere economico – tecnologico) che operano con scarso rispetto della legalità (tratto in comune con la regolazione), complica ulteriormente l’identificazione dei poteri di regolazione e, forse, ne erode spazi e funzioni, fino a far porre il problema del loro possibile declino.

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