Abstract
Il presente lavoro si propone di ricostruire le plurime iniziative europee e nazionali volte a incorniciare un ventaglio di mutazioni che intendono promuovere e realizzare l’inserimento dell’intelligenza artificiale e della tecnologia Blockchain nelle procedure per gli appalti pubblici ex art. 30 del D.lgs. n. 36/2023. L’excursus legislativo e giurisprudenziale disvela il complessivo disinteresse alla multiformità e alla complessità insite nell’implementazione dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie di registro distribuito nel “ciclo di vita” dei contratti pubblici. Al contrario il percorso riformatore inaugurato dal D.lgs. n. 36/2023 produce positivi effetti, sul singolo procedimento, sia in termini conoscitivi che in termini di funzionalità, ma anche in punto di contrasto alla maladministration fronteggiabile proprio tramite il controllo diffuso dei singoli passaggi della procedura ad evidenza pubblica e della fase esecutiva di un contratto pubblico.
TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.