Abstract
SOMMARIO
L’articolo tratta il tema delle nuove vie della Seta che consistono in un grandioso progetto della Cina che prevede ingenti investimenti per il collegamento dell’Asia, dell’Africa e dell’Europa. L’iniziativa, che va sotto il nome di BRI ( One Belt One Road), coinvolgerà 65 Paesi , 4,4, miliardi di persone, pari al 63% della popolazione mondiale, 23.000 miliardi di USD pari al 29% del PIL mondiale ed è destinata non solo a divenire l’asse portante della politica commerciale della Repubblica cinese. Le nuove vie della seta si articolano in tre percorsi terrestri (ferroviari) e in due rotte marittime che interessano particolarmente i porti dell’alto Tirreno e dell’alto Adriatico in considerazione delle loro caratteristiche inerenti agli attracchi, ma soprattutto per i loro collegamenti con il centro dell’Europa che potrebbe essere raggiunto in tempi più brevi rispetto agli attuali schemi logistici.
Le ragioni che spingono la Repubblica popolare cinese ad intraprendere sono molteplici; tra queste spiccano la necessità di assicurare uno sbocco alla sovrapproduzione dell’industria cinese , nonché all’assicurarsi un accesso a fonti energetiche relative a nuove fonti non inquinanti in luogo del carbone. Non solo commerci, vi è l’interesse di accedere al Know-how delle imprese occidentali nei confronti del quale la repubblica popolare esprime particolare interesse . Da ultimo vi sono ragioni geopolitiche consistenti nella probabile l’estensione del condizionamento economico della Cina con il conseguente accentramento asio-centrico della globalizzazione.
Il lavoro si conclude auspicando che l’Italia, che dispone di una posizione strategica e di non poche infrastrutture, sappia cogliere questa importante opportunità.
Classificazione JEL:A10.F13:R49.
Parole chiave: via della seta. infrastrutture logistiche. globalizzazione
OPPORTUNITIES ON THE NEW ROUTE OF THE SILK
ABSTRACT
The article deals with the theme of the new Silk Roads, which consist of a grandiose project of China, which involves huge investments for the connection of Asia, Africa and Europe. The initiative, which goes under the name of BRI (One Belt One Road), will involve 65 countries, 4.4 billion people, equal to 63% of the world population, 23,000 billion USD equal to 29% of world GDP and it is destined not only to become the backbone of the commercial policy of the Chinese Republic. The new silk routes are divided into three terrestrial routes (railway) and two sea routes that particularly interest the ports of the high Tyrrhenian and upper Adriatic in consideration of their characteristics related to the moorings, but especially for their connections with the center of Europe that could be reached in shorter times than current logistic schemes.
The reasons that push the People's Republic of China to undertake are numerous; these include the need to ensure an outlet for the overproduction of Chinese industry, as well as ensuring access to energy sources related to new non-polluting sources in place of coal. Not only trades, there is the interest to access the know-how of Western companies in respect of which the people's republic expresses particular interest. Finally, there are geopolitical reasons that are likely to extend China's economic conditioning with the consequent centralization of globalization asia-centric.
The work ends with the hope that Italy, which has a strategic position and many infrastructures, will be able to seize this important opportunity.
JEL classification: A10.F13: R49.
Keywords: via della seta.logistic infrastructures.globalization.
Riferimenti bibliografici
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