Editoriale

di Ilario Favaretto

La nuova serie della rivista argomenti coincide con alcune novità che segnano un passaggio importante.

Innanzitutto, le funzioni di editore e di agente della diffusione della rivista, in precedenza affidate a una nota casa editrice nazionale specializzata, passano ora all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, che già svolge attività analoghe per testate scientifiche di altre discipline.

In tal modo, le funzioni di amministrazione e gestione della distribuzione passano da un contesto associativo di rappresentanza imprenditoriale, in cui erano condotte a titolo volontaristico, ad un contesto istituzionale e accademico che privilegia la ricerca teorica e applicata, lungo le linee dell’alta formazione, e la divulgazione scientifica, sistematicamente impiegata, per diffondere i risultati della ricerca e per stimolare il dibattito accademico.

In secondo luogo, la rivista argomenti passa dalla diffusione nella tradizionale modalità cartacea, per abbonamento o tramite download a pagamento, a quella digitale di libera consultazione. Questa nuova modalità sembra rispondere assai meglio alla necessità attuale di una più larga condivisione delle idee e dei risultati di ricerca, modalità che si è venuta affermando col progredire delle tecnologie dell’informazione e con la globalizzazione. Dalla divulgazione via web della rivista si attende anche un  notevole aumento della sua diffusione, sia sotto il profilo del target dei lettori (ampliandone la platea tra gli studenti e i ricercatori stranieri), sia sotto il profilo della disponibilità alla consultazione dei contributi scientifici pubblicati, per tutti gli studiosi che lo vorranno.

Infine, benché la conduzione della rivista, la direzione e il comitato di redazione, restino in mano agli studiosi che l’hanno curata sino ad oggi - e ciò a garanzia di continuità del progetto culturale e scientifico che l’ha animata fin dalle sue origini - tuttavia proprio i cambiamenti ricordati sopra implicano che tale continuità si manifesti anche nella sua evoluzione connaturata alla nuova dimensione divulgativa e organizzativa della rivista.

Perciò, la connotazione sperimentale e coraggiosa dell’iniziativa editoriale originale, ritrova strutturazione e saldezza proprio nel nuovo contesto editoriale che si muove ancora nel solco delle attività divulgative e di ricerca di un ateneo di fama internazionale come quello di Urbino.

La continuità del progetto informa anche gli altri aspetti della rivista: in particolare quello della composizione del Comitato Scientifico, che se muterà la sua composizione per effetto dell’avvicendarsi degli anni, manterrà però la sua connotazione legata alla effettiva partecipazione ai lavori editoriali e all’attività di gruppi di ricerca nazionali e internazionali operanti in discipline economiche e sociologiche. I lavori che saranno ospitati, dovranno inoltre mantenere l’equilibrio tra rigore e accessibilità espositiva che hanno sinora reso possibile la divulgazione di risultati di ricerche, idee, dibattiti, secondo criteri di scientificità e confrontabilità.

Non ultimo, il particolare carattere grafico della rivista mantiene i suoi principali richiami ma perde tutte le limitazioni legate alla pubblicazione cartacea, acquisendo la possibilità di pubblicare grafici e figure a colori, di nitidezza e leggibilità non più dettate dalla stampa.