Abstract
The essay illustrates some qualifying points of the law 126/2012, which approved the agreement with the Orthodox Archdiocese of Italy. The legislation for the protection of individual and collective rights of religious freedom, is framed within the principle of secularism typical of the ItalianStatethat wants to be pluralistic, multi-religious and neutral. It does not aim at the complete secularization of public institutions, but intends to protect religious sensibility as an independent value, hence more forms of collaboration between the State and the Archdiocese are introduced. The legislation in many aspects is similar to that of the previous Italian agreements, the few differences are due to the existence in many Italian cities of ancient Orthodox confraternities and institutions, as well as being the Archdiocese an organic structure of an autocephalous church such as the Ecumenical Patriarchate of Constantinople.
Il saggio illustra i punti più significativi della legge n. 126 del 2012, che approvò l’intesa con l’Arcidiocesi Ortodossa d’Italia. La legislazione in tema di protezione dei diritti individuali e collettivi di libertà religiosa è stata elaborata tenendo conto di quel principio di laicità tipico dello Stato Italiano che vuole esse pluralista, pluri-confessionale e neutrale. Esso non mira alla laicizzazione integrale delle istituzioni pubbliche, ma intende tutelare il sentimento religioso come valore autonomo; da qui sono state introdotte maggiori forme di collaborazione tra Stato ed Arcidiocesi. La legislazione per certi aspetti è simile a quella delle precedenti intese Italiane, le poche differenze sono dovute alla presenza in molte città italiane di preesistenti confraternite ed associazioni ortodosse, allo stesso modo l’Arcidiocesi dimostra essere una struttura organica di una chiesa autocefala quale il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli
L'opera è pubblicata sotto Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC-BY)