Criteri ambientali minimi ed eccezione culturale nei contratti pubblici per la cultura
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Come citare

Demichelis, M. (2025). Criteri ambientali minimi ed eccezione culturale nei contratti pubblici per la cultura. P.A. Persona E Amministrazione, 16(1), 447–480. Recuperato da https://journals.uniurb.it/index.php/pea/article/view/5464

Abstract

L’articolo analizza l’evoluzione dei contratti pubblici per il settore culturale nell’ordinamento giuridico italiano, con particolare attenzione alla sostenibilità, da realizzarsi anche attraverso i Criteri Ambientali Minimi (CAM) specifici. Criteri che, come declinato in ambito europeo, debbono tener conto degli aspetti di tutela ambientale, sociale e culturale, richiedendo alle stazioni appaltanti di agire come committenti strategici. Si propone, a tal fine, una rilettura dell’eccezione culturale, da intendersi non solo come deroga al principio di concorrenza, ma come fondamento della disciplina a tutela della creatività e dell’unicità della prestazione in ambito culturale, promuovendo l’apertura del mercato a nuovi operatori economici qualificati per l’innovazione e la sostenibilità nel settore.

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