La regolazione della Banca d’Italia

Abstract

Il saggio elabora alcune riflessioni finalizzate a fissare alcuni tasselli per una ricostruzione teorica della funzione di regolazione.

Attraverso l'analisi della organizzazione finanziaria, delle regole in materia di governance, delle disposizioni sulla sostenibilità si cerca di dimostrare come le regole pervasive dell’autorità perseguano la finalità di proteggere il risparmio.

I numerosi interventi del regolatore pongono vincoli alla libertà d'impresa, incidono sugli spazi di autonomia privata, affievoliscono le prerogative dei soci, innescando un binomio autorità libertà.

La prospettiva che si assume porta a ritenere che tutti gli interventi pubblici del regolatore debbano essere letti come strumenti per consentire il godimento di diritti che, diversamente, non vedrebbero la loro realizzazione in quanto le società bancarie, nella loro autonoma organizzazione, non sono in grado, con le sole norme del diritto comune, di assicurare le prestazioni necessarie per il godimento dei diritti fondamentali, nel contempo, la funzione stessa della regolazione sulle banche, nel suo più complesso sistema di poteri amministrativi, si legittima nella misura in cui massimizza quei diritti.

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