Abstract
Pur nella difficoltà di tracciare un profilo completo dello statuto europeo della regolazione, emerge come l’intervento regolatorio sia omnicomprensivo riferito alle forme di ingerenza che iniziano con la norma di legge e terminano con i relativi atti applicativi, sia indipendente, accompagni la disciplina di mercato anche con modelli di regolazione sociale, sia condizionale e finalistico insieme, sia applicato secondo modalità di co-amministrazione, sia contemporaneamente pianificatorio, programmatorio, incentivante, e sia infine frutto del coinvolgimento in una logica dialogica delle parti interessate sotto il controllo dell’autorità pubblica. Preso atto di ciò, è necessario sburocratizzare? Forse sì, ma l’Unione è chiamata altresì a difendere la propria sovranità, e l’approccio regolatorio che ne rappresenta parte importante.

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