Verso nuovi assetti del potere amministrativo e della tutela delle situazioni protette?

Abstract

L’amministrazione come funzione di governo, si svolge secondo molteplici strumenti, dai negozi giuridici di diritto privato alle operazioni materiali, alle prestazioni e ai servizi. Essa si svolge anche mediante l’esercizio del potere, attraverso un procedimento puntualmente disciplinato dalle norme stabilite a pena di invalidità. A volte le norme impongono, perché il potere possa tradursi in atto attraverso il procedimento, semplicemente l’accertamento di determinati fatti, anche tecnicamente complessi (cd. discrezionalità tecnica); altre volte richiedono, invece, valutazioni di tipo discrezionale. In questa seconda ipotesi si pone il “problema amministrativo”, secondo la corretta terminologia di Carbone, il problema, cioè, della definizione della regola del caso concreto. La decisione del problema deve trovare la sua compiutezza nel procedimento, ovvero, nel caso ciò non avvenga, a seguito dell’ordine del giudice, attraverso il processo. La regola di diritto sostanziale sulla definizione e conclusione del procedimento ridonda quindi in una regola di diritto processuale circa la definizione del giudizio mediante l’accertamento di ogni aspetto concernente la situazione controversa.

https://doi.org/10.14276/2610-9050.3322
.pdf
Creative Commons License

TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.

Copyright (c) 2022 Vincenzo Cerulli Irelli