Numero 2/2023

Sono passati quasi cinquant’anni da quando, nel 1975, Juliet Dusinberre ha ufficialmente inaugurato gli studi femministi su Shakespeare con il suo Shakespeare and the Nature of Women e questo approccio di critica letteraria continua ad essere influente e produttivo. Grazie ad esso, attualmente, le opere di Shakespeare sono selezionate, riscritte, curate per pubblicazioni, lette, rappresentate, insegnate e studiate con piena consapevolezza delle dinamiche di genere.

Concentrandosi sulle voci e i silenzi delle donne da una prospettiva interculturale e intersezionale, questo fascicolo si propone di contribuire all’obiettivo di “rendere più difficile riferirsi alle donne della prima modernità come ‘caste, silenziose e ubbidienti’, senza riflettere” (Christina Luckyj, “A Moving Rhetoricke”, Gender and Silence in Early Modern England, 2002:7), mettendo pertanto in discussione quello che Phyllis Rackin definisce “il dilagante investimento accademico nella misoginia rinascimentale” (“Misogyny Is Everywhere”, in A Feminist Companion to Shakespeare, ed. Dympna Callaghan, 2016:62). Al tempo stesso, si intende far luce sulle notevoli ma spesso trascurate voci (e/o silenzi) delle donne, in importanti aree della ricezione di Shakespeare, come la critica letteraria, le traduzioni e le edizioni critiche delle sue opere.

Il fascicolo accoglie contributi di 5000-6000 parole su argomenti che includono (ma non si limitano a): il ruolo delle donne nella critica shakespeariana; donne curatrici di Shakespeare; letture femministe di Shakespeare; studi di cinema e performance studies; analisi di personaggi; modelli di femminilità; studi pragmatico-stilistici di strategie femminili; donne che traducono testi di Shakespeare.

Le autrici e gli autori sono invitati a registrarsi e a caricare i loro contributi entro la scadenza del 30 giugno 2023. Gli articoli inviati prima di tale data saranno ben accetti e renderanno più celere il processo di revisione. Solo i contributi che rispettano a pieno le norme previste dalle Linee guida saranno sottoposti al processo di referaggio in doppio cieco.