Abstract
Premessa un’analisi dei termini stereotipo e pregiudizio, si cercherà di collegare questi concetti (d’ambito anzitutto psicologico e sociologico) all’ambito retorico-linguistico e giuridico. Qui si verificherà come determinate tecniche di ragionamento logico-giuridico facessero, nell’antichità, un uso tecnico e neutrale di strumenti (i loci) che rappresentano gli antesignani degli odierni ‘pregiudizi’; e si verificherà come i bias cognitivi e le fallacie argomentative abbiano deformato e strumentalizzato la retorica, fino a rappresentare gli strumenti prevalenti nella formazione e nella diffusione dei pregiudizi, anche in ambito giudiziario, ancora oggi.

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