Sulla rivista

Focus e ambito

La rivista Cultura giuridica e diritto vivente (di seguito, Rivista) si propone di promuovere la diffusione e lo sviluppo della scienza giuridica, valorizzandone sia la dimensione storica – intesa come patrimonio della cultura giuridica europea e globale – sia il processo di trasformazione e crescita, plasmato dalla prassi giurisprudenziale e dall’attività ermeneutica. Grazie a questa prospettiva ampia e dinamica, la Rivista si configura come un forum internazionale di confronto, favorendo la libera attività di ricerca e assicurandone la massima diffusione attraverso una piattaforma open access agile e accessibile.
La Rivista fa proprio il Code of Conduct and Best Practice Guidelines for Journal Editors elaborato dal COPE (Committee on Publication Ethics).
La rivista si conforma alle norme del Regolamento UE 2016/679 in materia di tutela dei dati personali e di uso dei cookies (clicca qui per dettagli).
La Rivista, in aderenza alle indicazioni Anvur, è dotata di un codice DOI per l’identificazione degli articoli in essa contenuti.

Periodicità

La rivista pubblica fascicoli annuali, contraddistinti da un numero progressivo, ad incremento. I contributi pronti per la pubblicazione saranno inseriti via via nella sezione del sito di ateneo dedicata alla Rivista. Al termine di ogni anno sarà disponibile il fascicolo completo.
Si avvale della collaborazione di un variegato Consiglio di studiosi, di ambito nazionale ed internazionale, coerentemente alla sua vocazione internazionalistica ed aperta ad ogni percorso culturale, senza alcuna pratica discriminatoria, né per sesso, né per razza, né per orientamento politico e religioso, né per contenuti scientifici.
La Rivista favorisce la crescita culturale dei giovani studiosi e il dialogo tra essi e le rispettive comunità scientifiche di riferimento.

Processo di Peer Review

Eccettuati gli articoli espressamente richiesti dalla Direzione (invited articles), i contributi inviati a Cultura giuridica e diritto vivente destinati alla Sezione “Saggi”, e a discrezione del coordinamento anche quelli destinati alla Sezione “Note e commenti”, saranno sottoposti a un sistema di peer review (double blind) effettuato da uno o due valutatori scelti tra specialisti della materia, all'interno o all'esterno del Consiglio Scientifico, i quali ne valuteranno congruenza con i contenuti della rivista, rilevanza scientifica, aggiornamento, originalità, qualità del metodo, validità dei risultati, stile.

Nello specifico si prevede la valutazione di due referee anonimi per gli articoli destinati alla Sezione “Saggi”, e la valutazione di un referee anonimo per gli articoli destinati alla Sezione “Note e commenti”. Confermata la pubblicabilità del contributo, i valutatori indicheranno se l'articolo debba venire accettato integralmente, o richieda correzioni e messe a punto. I referee valuteranno altresì la correttezza della collocazione dell'articolo nella sezione Saggi o Note e commenti, e l'eventuale opportunità di collocare il contributo in una sezione diversa da quella indicata dall'Autore, nel qual caso si procederà a nuova valutazione secondo le regole previste per il peer review della sezione proposta dai referee. Di tutto ciò verrà informato tempestivamente l'Autore.

Norme relative all'Open Access

No article processing charges - No article submission charges
Cultura giuridica e diritto vivente non richiede nessun pagamento agli autori per la pubblicazione degli articoli: sia la revisione che la pubblicazione sono del tutto gratuite.

Cultura giuridica e diritto vivente fornisce accesso aperto ai suoi contenuti, ritenendo che rendere le ricerche disponibili liberamente al pubblico migliori lo scambio della conoscenza a livello globale. In tal senso adotta la più ampia tra le licenze Creative Commons. Questa licenza permette a terzi di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire, recitare e modificare quest'opera, purché vengano citati l'autore e la rivista.

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