La valutazione del merito di credito in tempi di crisi
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Parole chiave

banche
PMI
valutazione merito di credito

Come citare

Berti, A. (2019). La valutazione del merito di credito in tempi di crisi. Argomenti, (11), 99–152. https://doi.org/10.14276/1971-8357.1756
Received 2018-09-21
Accepted 2018-11-22
Published 2019-01-29

Abstract

L’insorgere delle difficoltà legate alla crisi nell’ambito del rapporto banca-impresa è ben sottolineato dalla grande importanza assunta dal tema dei non performing loans,sia nel dibattito accademico, sia per quanto riguarda le policiesda adottare. Poca importanza, viceversa, è stata assegnata, con un atteggiamento di generale scontatezza e sufficienza, al tema di come prevenire il deteriorarsi del credito, selezionando in maniera adeguata buoni e cattivi prenditori, eseguendo con maggiore professionalità l’attività di screeningsenza delegare al monitoringsuccessivo l’attività di default detection.

Grande importanza assumono le innovazioni apportate dal regolatore in via amministrativa, (circ.285  Banca d’Italia, 2013) che ha rivoluzionato, in senso prescrittivo ma sostanziale, il processo del credito adottato dagli intermediari creditizi italiani.

Alla luce di tali considerazioni ci si è interrogati, nell’ambito del presente lavoro, sia sulle performancemostrate dalle Pmi, sia sulle modalità di valutazione del merito di credito. Non sembrano dissipati gli equivoci riguardo all’uso dei modelli di rating, che possono in alcun modo sostituirsi all’analisi fondamentale per la corretta valutazione di natura, qualità e durata del fabbisogno finanziario d’impresa.

Obiettivo del lavoro è stato quello di verificare la capacità predittiva degli indicatori di analisi fondamentale sviluppando un modello di credit scoringutile in termini di analisi discriminante e in grado di identificare ex-ante e con sufficiente tempestività l’insorgere del rischio di insolvenza.

La ricerca empirica effettuata su un campione di oltre 1000 Pmi italiane ha permesso di validare la metodologia di scoringproposta di analisi di bilancio, evidenziando l’importanza delle sintesi effettuata dal valutatore bancario in termini dei risultati ottenuti.

Infine, le variabili del modello che hanno mostrato maggiore capacità predittiva sono di tipo reddituale e non finanziario: si ritiene che tale evidenza conduca necessariamente a ripensare le policiesdi sostegno alle PMI, basate esclusivamente, durante la crisi, su misure di forbearanceanziché su incentivi a investire per migliorare la redditività.


 

https://doi.org/10.14276/1971-8357.1756
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