Jesi Furio

Abstract

Furio Jesi ha sviluppato un’analisi innovativa del rapporto tra mito, religione e potere, introducendo il concetto di “macchina mitologica”. Questa rappresenta un dispositivo narrativo che rende il mito simultaneamente visibile e inaccessibile, strutturando la cultura umana attorno a un’origine irraggiungibile. Jesi evidenzia il ruolo del mito nella costruzione dell’identità collettiva e nella manipolazione politica, definendo la “religione della morte” come una forma di mitologia strumentalizzata dal potere. Collegando tale tipo di strumentalizzazione a quella che egli chiama la “cultura di destra”, la militanza politica e culturale di Jesi si volge allo scandaglio incessante della macchina mitologica, mirando all’emancipazione dall’evocazione esoterica della sua potenza. La tradizione, cioè l’origine, il nucleo inaccessibile del mito, va diffusa nella pratica della critica razionale.

Parole chiave: Furio Jesi, mito, macchina mitologica, religione della morte, critica razionale

 

Furio Jesi developed an innovative analysis of the relationship between myth, religion, and power, introducing the concept of the “mythological machine.” This represents a narrative device that makes myth simultaneously visible and inaccessible, structuring human culture around an unattainable origin. Jesi highlights the role of myth in the construction of collective identity and political manipulation, defining the “religion of death” as a form of mythology instrumentalized by power. By linking this type of instrumentalization to what he calls “right-wing culture,” Jesi’s political and cultural militancy turns to the relentless exploration of the mythological machine, aiming for emancipation from the esoteric evocation of its power. Tradition, that is, the origin, the inaccessible core of myth, should be disseminated in the practice of rational criticism.

Keywords: Furio Jesi, myth, mythological machine, religion of death, rational criticism

https://doi.org/10.14276/2532-1676/5276
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