Laicità, radici cristiane e regolamentazione del fenomeno religioso nella dimensione dell’U.E.
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Come citare

Varnier, G. B. (2014). Laicità, radici cristiane e regolamentazione del fenomeno religioso nella dimensione dell’U.E. Studi Urbinati, A - Scienze Giuridiche, Politiche Ed Economiche, 58(3), 399–413. https://doi.org/10.14276/1825-1676/251

Abstract

Prendendo avvio dall’osservazione che ormai la laicità è un attributo connaturale alla società contemporanea e dopo averla distinta dal laicismo (inteso come non rispondente ad un criterio democratico in quanto tendente a fare proprio un determinato convincimento), il saggio considera il sistema italiano, che precede la distinzione e la collaborazione tra Stato e confessioni religiose. Il problema è dunque di stabilire un rapporto tra laicità e collaborazione, che distingua i compiti della società civile e da quelli della società religiosa.

Proseguendo nell’analisi, l’elaborato passa a valutare se esista una dimensione europea della laicità, questo pur nel quadro di una riconosciuta incompetenza dell’U.E. per la disciplina del fenomeno religioso. Ancora una volta si tratta di stabilire il rapporto tra laicità e collaborazione in un contesto segnato dalla attenzione per il diritto fondamentale all’esercizio della libertà religiosa ma in presenza di un orientamento verso un ordinamento (ancora da costruire) che sia volto a disciplinare il fatto religioso. Questo perché la tendenza espansiva delle norme comunitarie caratterizzerà sempre più i diversi sistemi giuridici nazionali relativi ai culti in Europa.

Ulteriori osservazioni richiamano l’attenzione sul rapporto tra laicità e diritti tra Europa e Mediterraneo, in particolare in riferimento alle relazioni tra monismo islamico e dualismo cristiano, mentre l’integrazione delle comunità musulmane nella società europea pone alla laicità problemi non previsti dal legislatore e determina reazioni di integralismo confessionale.

In conclusione si sottolinea il fatto che il nostro Continente è carico di tradizioni e può unificarsi solo sulla base degli elementi comuni. Pertanto un contributo ai nuovi assetti dell’U.E. può derivare anche dalla ripresa dello studio del passato e dal ruolo della Chiesa cattolica, intesa quale elemento universale staccato dagli Stati nazionali.

https://doi.org/10.14276/1825-1676/251
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