Abstract
La responsabilità penale dell'amministratore di fatto è da tempo al centro di un serrato dibattito all'interno della dottrina e della giurisprudenza di gran parte degli ordinamenti penali europei e non. Nel variegato panorama comparatistica, particolarmente significativo è il contributo offerto dagli studi compiuti dalla scienza penalistica di lingua tedesca; anche per la sorprendente affinità con molti degli argomenti emersi all'interno della non meno serrata discussione in atto nella dottrina italiana. In relazione all'esperienza tedesca l'articolo si propone un triplice obbiettivo: indagare le motivazioni poste a fondamento dell'ormai imponente massa di studi in argomento, sintetizzarne i risultati e, infine, ricostruire le linee evolutive maturate in seno alla più che secolare prassi giurisprudenziale. li tutto con particolare riferimento agli incerti rapporti che intercorrono tra il riconoscimento della responsabilità penale dell'amministratore di fatto ed il rispetto dei principi di determinatezza della norma penale e del divieto di analogia. L'analisi si sofferma poi sui problemi interpretativi e sulle prospettive applicative della clausola legislativa di cui al § 14 Abs. 3 StGB che, ai fini della responsabilità penale, equipara espressamente l' amministratore di fatto all'amministratore di diritto.L'opera è pubblicata sotto Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC-BY)