L’ambiente quale diritto fondamentale a titolarità diffusa

Abstract

Lo scritto è volto a verificare se e in che termini – anche alla luce della recente riforma degli artt. 9 e 41 Cost. – la qualificazione del diritto ad un ambiente integro e salubre come diritto fondamentale sia prospettabile in chiave teorica e, soprattutto, se questa abbia una concreta portata consequenziale nell’ottica del processo di transizione ecologica. In particolare, l’autore si sofferma sulle criticità concernenti l’individuazione dei soggetti legittimati ad agire in sede processuale a tutela delle risorse ambientali, prospettando il superamento dell’attuale regime accentrato di legittimazione processuale. In tale ottica – attraverso la valorizzazione del principio di sussidiarietà orizzontale e del criterio della vicinitas in senso assiologico e non meramente fisico – si prospetta il passaggio della qualificazione degli interessi ambientali da interessi adespoti a interessi comuni e la connessa configurazione di un diritto fondamentale meta-individuale alla tutela dell’ambiente, con la consequenziale estensibilità della legittimazione ad agire anche al singolo cittadino.

.pdf
Creative Commons License

TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.