L’OPA Sparkasse su Civibank e quell’abbraccio mortale tra fondazioni e banche

Abstract

Le fondazioni di origine bancaria, emerse nei primi anni Novanta nel contesto del processo di privatizzazione del sistema bancario pubblico, rivestono oggi un ruolo fondamentale nell’economia nazionale. Il totale annuale delle erogazioni sfiora il miliardo di euro e la maggior parte delle risorse viene convogliata in settori chiave della vita sociale e culturale del Paese, in una fase storica caratterizzata, pur con la recente eccezione rappresentata dal PNRR, dai contingentamenti della spesa pubblica e dai patti di stabilità. Tuttavia, contestualmente a tale attività istituzionale, esse continuano a esercitare un’influenza determinante nella definizione della governance e delle strategie di alcune tra le maggiori banche italiane, in contrasto con le aspirazioni e le finalità cristallizzate nella legge delega 23 dicembre 1998, n. 461 (c.d. legge Ciampi) e nel successivo D.lgs. 17 maggio 1999, n. 153 tra cui, in particolare, la separazione tra fondazioni e banche e, contestualmente, il ridimensionamento dell’influenza esercitata dalla politica su queste ultime. Una recente vicenda, solo apparentemente marginale, mette in luce le criticità di un sistema normativo caratterizzato da profonde e manifeste contraddizioni tra il piano dei principi e quello delle previsioni normative di dettaglio.

https://doi.org/10.14276/2610-9050.4301
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