Abstract
Negli ultimi decenni la disuguaglianza nei redditi disponibili in Italia è cresciuta molto meno della disuguaglianza nei redditi di mercato. La spiegazione sta nell’apparente crescente intensità della redistribuzione realizzata dallo stato attraverso le imposte dirette e i trasferimenti monetari, tra i quali hanno un ruolo essenziale le pensioni. Il forte peggioramento della disuguaglianza nei redditi di mercato risente anche della crescente disuguaglianza nei redditi da lavoro, alla base della quale non vi è soltanto il maggior rendimento del capitale umano, come di norma si sostiene, ma una serie di altri fattori, di difficile individuazione, che, comunque, sono collegati alle origini familiari e, quindi, configurano una limitata mobilità sociale intergenerazionale. Tutto ciò suggerisce di guardare non soltanto all’altezza della disuguaglianza ma anche ai processi che la generano e che possono definirne il grado di accettabilità. L’attenzione verso quei processi ha implicazioni per individuare le politiche più appropriate per contrastare la disuguaglianza.
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