R. Ottone, La chiave del castello. L’interesse teologico dell’empatia di Gesù

Abstract

Davanti all’intelligenza, all’erudizione e alla solidità di costruzione delle quasi seicento pagine di La chiave del castello, si registra immediatamente la fatica di imporre un’etichetta approssimativa alla ragguardevole impresa di Rinaldo Ottone, dicendo che il suo volume è, nel contempo, un gran bel libro di filosofia e di teologia. Si tratta, ovviamente, di un tentativo provvisorio di afferrare la consistenza dell’intrigo: il termine non è arbitrario o esagerato, quando si consideri che l’autore affronta il proprio compito con la competenza e la precisione dell’uomo di pensiero, ma anche con un’astuzia e un piglio narrativo che rendono piacevolmente fruttuosa la lettura, nonostante il numero cospicuo delle pagine vergate.

https://doi.org/10.14276/2532-1676/3115
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