Abstract
Sergio Quinzio insiste sul fatto che verità filosofica e verità profetica (greca, la prima; ebraica, la seconda) sono diverse; che la Parola di Dio non può essere interpretata, bensì può essere rifiutata o accolta nella disperata speranza della Salvezza. L’essenza del cristianesimo sono eventi accaduti nella storia, eppure fuori di essa perché la trascendono. Che il Logos si sia fatto Carne, e abbia affrontato Morte e Resurrezione, è un evento senza necessità logica. Su un riconoscibile sfondo pascaliano, in Quinzio la fede è una verità declinata al futuro, dolorosa attesa di una sublime promessa.

TQuesto lavoro è fornito con la licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.