I caratteri della giustizia costituzionale nei Paesi di nuova democrazia
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Come citare

Ruggiero, A. (2021). I caratteri della giustizia costituzionale nei Paesi di nuova democrazia. Studi Urbinati, A - Scienze Giuridiche, Politiche Ed Economiche, 52(3), 371–391. https://doi.org/10.14276/1825-1676.1123

Abstract

Il presente lavoro muove dalla "fisiologica" tendenza degli ordinamenti e delle società umane verso l'affermazione dei principi di democrazia, da far prevalere a dispetto di ogni tentativo - seppur storicamente duraturo di comprensione dei diritti fondamentali della persona.

Oggetto di indagine divengono, pertanto, i modelli di giustizia costituzionale adottati da quattro nuove democrazie dell'Est europeo - Russia, Polonia, Romania ed Ungheria - nelle quali, alla luce delle vicende storiche da ultimo determinatesi, è dato osservare lo sviluppo di valori in via di progressiva affermazione, valori mutuati da ciò che noi uomini dell'Occidente, eredi di una certa storia, di una certa tradizione, in una parola di una certa "cultura" che si usa definire appunto "occidentale", siamo soliti ricondurre a solidi punti di riferimento, il principale dei quali - da un punto di vista squisitamente giuridico - è costituito dall'esigenza di porre limiti ben netti al potere dello Stato.

Partendo dalla constatazione di alcune esperienze di sindacato di costituzionalità ci si propone, attraverso un vaglio critico delle riferite impostazioni, di porre in risalto la volontà di tali nuove democrazie di far propri, nell'ottica di quella omogenizzazione di esperienze giuridiche verso la quale tende l'intera Unione, molti dei principi caratterizzanti lo Stato costituzionale di diritto, con particolare riguardo ai modelli di controllo costituzionale di tipo europeo. Ispirandosi, infatti, al rapporto di proporzionalità diretta sancito dall'esperienza giuridica europea fra il controllo di costituzionalità delle leggi e la democraticità dell'ordinamento, gli Stati post totalitari oggetto del presente lavoro, seppur in presenza di precedenti Carte Costituzionali con efficacia rinforzata respetto ad altre fonti, si sono dotati - tranne l'Ungheria - di nuove Costituzioni. In questo nuovo mondo democratico si notano, pertanto, nuovi fermenti culturali insieme ai nuovi modi di esercizio del potere quali conseguenze dirette del superamento dei capisaldi dello Stato totalitario; al di là, infatti, della concreta applicazione che delle norme garantiste viene fatta, negli Stati oggetto della presente indagine, analogamente alle altre democrazie post totalitarie dell'Europa orientale non espressamente menzionate, innagabile risulta la frattura fra l'esperienza socialista e la nuova esperienza costituzionale di democrazie sostanziale che le stesse stanno vivendo.

Nelle intenzioni dell'A. del presente saggio vi è quindi il disegno di evidenziare - verificandola - la concreta affermazione in quei Paesi di nuova democrazia del diritto di resistenza (individuale e collettiva) agli atti dei pubblici poteri che violino le libertà fondamentali ed i diritti garantiti dalle rispettive Costituzioni.

https://doi.org/10.14276/1825-1676.1123
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