Sulle “spie” dei “Quaderni del carcere”
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Come citare

Frosini, F. (2023). Sulle “spie” dei “Quaderni del carcere”. International Gramsci Journal, 1(4). https://doi.org/10.14276/igj.v1i4.4008

Abstract

La parola “spia”, oltre a ricorrere in modo massiccio nei romanzi di un preciso genere letterario, che oggi sembra essere diventato una fonte di ispirazione metodologica presso alcuni interpreti di Gramsci, ha anche un significato ben diverso, che lo assimila ai termini indice, indizio o segnale. In questa seconda accezione esso può a sua volta avere due sensi, potendo designare o un artefatto che segnala il verificarsi di un evento o stato, come nella “spia dell’acqua”, oppure il verificarsi di un evento che rinvia a un altro evento, come nella frase “il fumo è spia della presenza di fuoco”. In questa accezione la parola “spie” verrà qui utilizzata. Si parlerà pertanto di “spie dei Quaderni del carcere”, intendendo dei segnali, degli indizi, degli indici che, considerati nel loro insieme, rinviano a qualcosa.

https://doi.org/10.14276/igj.v1i4.4008
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Copyright (c) 2023 Fabio Frosini