Abstract
Muovendo dalla persistente crisi di effettività che affligge il sistema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il contributo si propone di indagare le tensioni dialettiche che attraversano il paradigma normativo di riferimento. Dopo aver ripercorso gli strumenti di compliance in materia prevenzionistica, si sofferma, in una prospettiva “dicotomica”, sui profili di criticità della disciplina, mettendo in luce, in particolare, la presenza di alcune frizioni strutturali: tra regolazione pubblica e autonormazione privata; tra dimensione individuale e dimensione “collettiva”; e, infine, tra logiche repressive e circuiti premiali. La tensione tra queste istanze si riflette emblematicamente anche nell’istituto di nuovo conio della c.d. patente a crediti, con cui l’analisi si confronta in una prospettiva critica, sottolineandone la natura afflittiva. L’obiettivo dell’indagine, dunque, è quello di approfondire, sul piano della compliance penale, le traiettorie evolutive di un sistema normativo in trasformazione, interrogandosi sulla sua effettiva capacità di coniugare esigenze di prevenzione, responsabilizzazione degli attori economici e garanzie per i destinatari.

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