Abstract
Il presente contributo intende indagare i rischi e le opportunità che sorgono dall’impiego dell’intelligenza artificiale nella gestione dei rapporti di lavoro, segnatamente nell’ambito della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. L’analisi del fenomeno sarà condotta attraverso le maglie della disciplina lavoristica, con particolare riferimento, da un lato ai tipici poteri datoriali (direttivo, organizzativo e di controllo), e dall’altro all’onere di sicurezza cui è tenuto il datore di lavoro, capo dell’impresa. L’introduzione del Regolamento in materia di sviluppo e commercializzazione dell’intelligenza artificiale pone interessanti questioni interpretative, circa le possibili antinomie con la previgente normativa euro unitaria in materia di SSL. Un focus sarà, infatti, dedicato alla peculiare configurazione della responsabilità civile nel caso in cui un illecito sul posto di lavoro sia occorso in virtù dell’impiego dei sistemi dotati di A.I., in virtù della moltiplicazione dei soggetti che partecipano al credito di sicurezza (datore di lavoro e produttore commerciale dell’algoritmo).
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