Abstract
Il saggio analizza la questione delle sempre più frequenti aggressioni al personale sanitario dall’angolo visuale della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Dopo aver dato conto dell’orientamento della giurisprudenza che, in relazione al rischio di rapina nelle banche, afferma che il datore di lavoro ha l’obbligo di predisporre le misure necessarie a prevenire tale rischio, l’autore si interroga sulla natura del rischio di aggressioni nelle strutture sanitarie sottolineando come, a differenza del rischio di rapina nelle banche, si tratti spesso di un rischio endogeno che può essere causato da disfunzioni dell’organizzazione del servizio. Rilevando la necessità di un’attenta valutazione di tale rischio e dell’adozione di adeguate misure di prevenzione e di protezione per i lavoratori, l’autore propone di valorizzare a tal fine il ricorso ai modelli di organizzazione e di gestione della sicurezza sul lavoro.
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