Abstract
Il saggio muove da una constatazione della realtà: la trasformazione tecnologica, dovuta all’intelligenza artificiale di nuova generazione (qui anche “Frontier AI” o “GPAI”), ci costringe a fare una nuova mappatura degli effettivi rischi e delle possibilità di innovazione che derivano dall’interazione tra lavoratori e macchina intelligente. Il che ci pone di fronte a domande più complesse di quelle che ci siamo posti sino a oggi. Qui, a tal fine, si sceglie l’angolo visuale dei nuovi rischi sociali e psico-fisici derivanti da tale interazione persona/macchina intelligente, nella comparazione tra Unione europea e Stati Uniti d'America. Pur essendo convinti che da quella interazione possano derivare certamente maggiore produttività e maggiore benessere, non si può non indagare ciò che sta per accadere nei luoghi di lavoro ri-plasmati dalla tecnologia avanzata, nei quali la nozione classica di rischio probabilmente non riesce più a essere adeguata in ragione della presenza operativa di un terzo elemento tra datore di lavoro e lavoratore. Tale terzo elemento esercita poteri, si confronta con obblighi nonché può determinare danni, creando forme di responsabilità contrattuale e extracontrattuale. Le domande da cui muove il saggio sono le seguenti: cosa desideriamo che l’intelligenza artificiale, anche nella forma di robotica avanzata, nei luoghi di lavoro, faccia per noi, o, meglio, “con” noi, e certamente mai a nostro danno? Chi regola questa interazione tra la persona del lavoratore e l’intelligenza artificiale/robot (qui anche “AI/R”)? E come si deve regolare quell’interazione? Inoltre, data tale interazione, cosa potrebbe accadere qualora la responsabilità dell’eventuale danno alla persona del lavoratore dipendesse direttamente/esclusivamente dall’AI/R? L’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le tecnopatie presenta già oggi una fisionomia per poter comprendere nel nostro sistema previdenziale anche quel danno da lavoro dipendente direttamente da AI/R? E quanto è efficiente, in termini di mitigazione del danno, la procedimentalizzazione che l’attuale regolazione sulla sicurezza sul lavoro impone, anche nell’ambito di produzioni a tecnologia avanzata o dove il lavoratore co-opera con l’AI/R? Il saggio intende avviare il confronto accademico per poter creare un substrato teorico di una nuova branca della disciplina giuslavoristica che attiene allo studio della regolazione dell’intelligenza artificiale/robot in interazione attiva/biunivoca con lavoratori in contesti produttivi tecnologici avanzati (qui definita anche Robot Labor Law – “RLL”).

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