Abstract
Il saggio analizza le prospettive di integrazione circolare tra la disciplina prevenzionistica per la salute e la sicurezza sul lavoro e la normativa antidiscriminatoria a tutela della parità di genere. L’analisi è condotta con particolare riferimento alla fattispecie delle molestie sul lavoro, come disciplinata dalla Convenzione OIL n. 190/2019 (ratificata in Italia con la legge n. 4/2021) e parimenti richiamata dalle norme sulla certificazione volontaria della parità di genere contenute nella legge n. 162/2021 e nelle Linee Guida Uni PdR 125:2022.
Dopo una disamina delle preliminari questioni definitorie del fenomeno, nel più ampio scenario dei rischi psicosociali valutabili ex art. 28 del d.lgs. n. 81/2008, il saggio si intrattiene sulla sua regolazione multilivello nel contesto transdisciplinare sopra delineato, dedicando particolare attenzione alle diverse implicazioni del complessivo quadro regolatorio sulle prospettive rimediali e sull’apparato di tutela.
Viene altresì analizzata, in chiave critico-evolutiva, la funzione che la valutazione del rischio molestie può svolgere nel percorso di adozione di protocolli prevenzionistici dei modelli di organizzazione e gestione e dei sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro, nonché nel procedimento che conduce alla certificazione della parità di genere in cui la puntuale valutazione di questo rischio, unitamente agli interventi formativi sulla “tolleranza zero” e alla creazione di un peculiare sistema di gestione della parità, rappresenta una condico sine qua non per il rilascio della certificazione.
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