Nuovi modelli della organizzazione del lavoro e nuovi rischi

Abstract

Il saggio si propone di inquadrare il complesso tema del rapporto tra nuovi modelli organizzativi e tutela della salute e sicurezza occupazionale nel più ampio contesto delle trasformazioni del lavoro: non solo la transizione ecologica e quella digitale ma anche l’impatto dei cambiamenti demografici. A questo fine la prospettiva di indagine prescelta cerca di rispondere alla domanda se oggi, al di là di ogni retorica sulla “nuova modernità”, sul lavoro (e di lavoro) si muoia esattamente per le stesse ragioni e ancora allo stesso modo di come avveniva cinquant’anni fa. Questa prospettiva aiuta a comprendere, dati alla mano e rispetto allo sforzo di ripensare il concetto sempre più polimorfo di organizzazione del lavoro, i progressi compiuti sul versante della sicurezza sul lavoro, là dove ancora non pienamente comprese sono le sempre più rilevanti problematiche di salute occupazionale e il loro impatto sul sistema prevenzionistico e sul sistema delle tutele assicurative. Da qui la consapevolezza di dover oggi pensare, nei mercati transizionali e sempre più fluidi del lavoro, non solo a regole giuridiche ma anche a reti sociali di protezioni in chiave partecipativa e comunque tarate sulla persona piuttosto che su (soli) luoghi fisici sviluppando una direzione di marcia già impressa all’apparato di tutele in materia prevenzionistica con il Testo Unico del 2008, grazie a una definizione ampia e universalistica di lavoratore affrancata dallo specifico status occupazionale o anche contrattuale. Una “sicurezza dei lavoratori” piuttosto che la mera “sicurezza nei luoghi di lavoro”.

https://doi.org/10.14276/2531-4289.3503
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