Abstract
Nel saggio si analizzano tre tesi sostenute da Micheletti riguardanti: (a) la nozione di mistero in relazione alla “pretesa evidenzialista”; (b) la metafisica analogica in relazione all’“immanentismo univocista” e quindi all’importanza di sviluppare un teismo analogico; (c) la concezione fallibilistica della ragione in relazione alla legge naturale, all’etica universalistica e al cosiddetto “essenzialismo” rispetto alla natura umana individuale. Nel confronto con le tesi dell’Autore, si cercherà di mostrare quanto sia profondo l’intreccio e la mutua implicazione di mistero e analogia – in metafisica e in teologia, in epistemologia e in ontologia, in antropologia e in etica – e quanto le opere di Micheletti siano state un passo importante nel riportare al centro della discussione queste due nozioni per immergersi nella “questione Dio” e nella “questione Uomo”.