Abstract
Aldo Capitini è stato un pensatore, pedagogista e attivista italiano, noto per aver introdotto nella cultura italiana il concetto di nonviolenza come pratica etico-politica e religiosa. Influenzato inizialmente dal neoidealismo e poi dall’esempio di Gandhi, sviluppò un pensiero fondato sull’idea di “religione aperta” e “compresenza dei morti e dei viventi”, ponendo al centro la trasformazione etica della realtà. La sua riflessione coniuga la liberazione spirituale con l’impegno sociale, prospettando un modello di democrazia partecipativa (“omnicrazia”) e un’azione collettiva per una realtà liberata. Il suo pensiero sfugge a rigide delimitazioni accademiche e ha influito intensamente nei movimenti pacifisti e non-violenti.
Parole chiave: Aldo Capitini, nonviolenza, religione aperta, compresenza, omnicrazia
Aldo Capitini was an Italian thinker, educator, and activist, known for introducing the concept of nonviolence as an ethical-political and religious practice into Italian culture. Initially influenced by neoidealism and later by Gandhi’s example, he developed a thought based on the idea of ‘open religion’ and the ‘co-presence of the dead and the living,’ placing the ethical transformation of reality at its core. His reflection combines spiritual liberation with social commitment, proposing a model of participatory democracy (‘omnicracy’) and collective action for a liberated reality. His thought escapes rigid academic boundaries and has had a profound impact on pacifist and non-violent movements
Keywords: Aldo Capitini, nonviolence, open religion, co-presence, omnicracy

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