Alberto Caracciolo: Nulla religioso, male radicale, imperativo dell'eternoAlberto Caracciolo: Nulla religioso, male radicale, imperativo dell'eterno

Abstract

Nato a S.Pietro di Morubio (Verona) nel 1918, figlio di un medico, a tre anni perde la madre. Frequenta il liceo classico a Verona e tra i suoi insegnanti vi è l’indimenticato professore di greco e latino, C. Adami. Nel 1936, vinto il concorso, entra nel Collegio Ghislieri e frequenta l'Università di Pavia. Due incontri lo segnano profondamente: il futuro martire della resistenza T. Olivelli, e lo storico della filosofia A. Levi, la cui rigorosa riflessione sui temi dello scetticismo gnoseologico e metafisico costituisce una delle fonti del suo meditare filosofico. Con Levi avrebbe infatti voluto laurearsi ma nel 1938 le leggi razziali lo avevano privato della cattedra. Si laureerà invece in lettere classiche nel 1940 con una tesi su “L’estetica italiana nel secondo Settecento”.

https://doi.org/10.14276/2532-1676/3158
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