Abstract
In generale l'opera di Paul Tillich è un confronto tra l’esperienza religiosa e la teologia cristiana, da un lato, e le problematiche della cultura, dall'altro. Il nono volume delle sue opere porta il titolo La sostanza religiosa della cultura. Nel primo saggio, risalente al 1919, Sull’idea di una teologia della cultura, al terreno dello spirito obiettivo, dove attinge ogni creatività della cultura, corrispondono, secondo Tillich, tre forme della “scienza non empirica della cultura”: la filosofia della cultura, che si volge alle forme generali, all’a priori di ogni cultura; la filosofia unto di vista e così lo giustifica; infine, la scienza normativa della cultura, che esprime sistematicamente il concreto punto di vista. Si distingue così filosofia della religione e teologia, essendo quest'ultima la scienza concreto-normativa della religione; il che significa per Tillich che la teologia non è scienza di un oggetto particolare, accanto ad un altro, chiamato Dio. “Ad una tale scienza ha posto fine la critica della ragione, riportando pure la teologia dal cielo alla terra. La teologia è una parte della scienza della religione, cioè la parte sistematico- normativa”.