Abstract
La nuova fatica del filosofo della religione Pierfrancesco Stagi è la risultante di una sincera operazione editoriale ed un esercizio di scrittura di grande consapevolezza e di grande coraggio, pur ammettendo che il libro qui recensito è, soprattutto, una scelta di non posizionamento nei topoi della contrapposizione Tradizionalisti/Progressisti all’interno del mondo della Chiesa cattolica, ma anche collateralmente, ed è un «Lavoro ingrato certo e povero di soddisfazioni, avversato da tutti gli schieramenti».